Qanat: un mondo semi sommerso

Sono scesa ai Qanat almeno due volte. Dicono: “non c’è due senza tre” e spero sia a breve e magari per un altro percorso sconosciuto. Perché scendere sotto terra ho capito che mi piace davvero tanto.

Ma cosa sono i Qanat?

qanat

immagine presa dal web

È un sistema di rete idrica costruito dagli arabi; sono cunicoli scavati a 10/15 metri sottoterra che vengono introdotti nell’isola tra il IX e l’XI. I tratti esplorati sono pochi rispetto a quella che doveva essere una vasta e complessa rete di gallerie, estesa tra la città e la campagna attuale della città. Infatti si possono visitare i qanat del Gesuitico Alto e del Gesuitico Basso (perché i terreni dove sono stati scoperti i qanat erano anticamente possedimenti gesuitici).

L’esistenza di queste condotte spiega il fiorire nella Palermo araba e normanna di fontane, peschiere, bagni pubblici, canali di acqua e giardini lussureggianti (cosa che ora sono solo nella mente dei sognatori).

Mi affascina sapere che la tradizione popolare palermitana rimanda questi canali ai camminamenti utilizzati nel Settecento dagli affiliati alla misteriosa setta dei Beati Paoli. Questo è un altro mistero della città, magari prima o poi mi verrà fuori un post sul tema.

Per poter scendere ai qanat occorre organizzare un gruppo di minimo dieci persone (oppure chiedere di essere inseriti in un altro gruppo che ne fa richiesta).  Accompagnati da una guida esperta del CAI (centro alpinistico italiano), si scende sotto terra e si inizia l’avventura. Questa volta il luogo dell’appuntamento è in periferia, nel quartiere Altarello, presso la casamatta dell’Amap (azienda dell’acqua). Sono emozionata: non è roba da tutti i giorni scendere sottoterra per attraversare canali ricchi di acqua e costruiti dai predecessori secoli fa. Dopo aver indossato impermeabile, casco e imbragatura scendo per circa 10 metri delle scale ripidissime.

scala ripida

Una volta sotto mi si riempiono subito gli stivali di acqua. La forza dell’acqua è aggressiva e gli stivali in dotazione sono bassi. L’avevano detto: “portatevi un cambio completo. A volte è necessario perché non sappiamo quanta portata d’acqua può esserci”. Il giorno acqua ce n’era. E pure tanta!!

ecco il gruppo organizzato

Il cunicolo ha un’altezza media di 1,60 e la larghezza che varia da 0,60 a 0,80 metri ed è costituito in gran parte da calcarenite. Sono tutte informazioni che ci da la guida, seria e competente.

c'è acqua?

Il percorso dura 45 minuti, con una discesa ulteriore in un cunicolo scavato ancora più sotto il livello del precedente. La risalita, con gli stivali pieni di acqua, è faticosa. Ma ne è valsa la pena.

reperti vari

È un viaggio affascinante tra cunicoli ricchi di acqua, abitati da radici che silenziose si dissetano e da qualche reperto stratificato nel tempo.

 

 

 

Espana

He bajado dos veces al menos a la Qanat. Se dice: “no hay dos sin tres “, y yo espero volver a repetir y que sea otro recorrido desconocido. Pero, ¿qué son los Qanat ?

Se trata de un sistema de tuberías de agua construido por los árabes ; son túneles excavados a 10/15 metros de profundidad que se introdujo en la isla entre el noveno y undécimo siglo. Las características exploradas son pocas en comparación con lo que iba a ser una vasta y compleja red de túneles , que se extiende entre la ciudad y la campaña. 

La existencia de estas tuberías explica florecer en las fuentes de la Palermo árabe y normana  estanques, baños públicos, canales de agua y exuberantes jardines ( que ahora sólo están en la mente de los soñadores).

Me fascina saber que la tradición popular de Palermo se refiere a estos canales de trincheras utilizadas en el siglo XVIII por los miembros de la misteriosa secta de los Beati Paoli. Este es otro misterio de la ciudad, tal vez , tarde o temprano escriba un post sobre el tema.

Para poder bajar al qanat se debe organizar un grupo de al menos diez personas (o ser incluido en otro grupo) . Acompañado por un guía experto del CAI (Centro Alpino Italiano), se desciende bajo el suelo, y comienza la aventura. Esta vez el lugar de encuentro es en la periferia, en el distrito Altarello en el fortín dell’Amap (compañía de agua) . Estaba emocionada: no todos los días se puede descender bajo tierra a través de la mancha y construido por los antepasados ​​hace siglos rico en agua. Después de llevar impermeable , casco y arnés y bajar a unos 10 metros de escaleras empinadas .

Una vez allí abajo me llenè de inmediato las botas de agua. El poder del agua es agresiva y las botas suministradas son de baja calidad. Lo dijeron: “llevaros una muda o cambio de ropa. A veces es necesario porque no sabemos cuánto flujo de agua podrá haber allí “.

El túnel tiene una altura media de 1,60 y una anchura que varía 0,60 a 0,80 metros y consiste en gran parte de la piedra caliza . Es toda la información que nos dio el guía , serio y responsable. El trayecto dura 45 minutos, con un nuevo descenso en un túnel cavado incluso por debajo del nivel del año anterior. La pendiente , con las botas llenas de agua, es agotador. Pero valió la pena . Es un viaje fascinante a través de túneles llenos de agua , habitado por las raíces que en silencio pueden saciar su sed a través de los estratos formados por el tiempo.